Questa pagina è stata trascritta ma deve essere formattata o controllata. |
12 | atto primo. |
180Già queſto ſolo, che, bench’è gran male,
È però mal commune. hor non rammenti
Ciò che l’altr’hieri Elpino raccontaua?
Il ſaggio Elpino, à la bella Licori,
Licori, ch’in Elpin puote con gli occhi
185Quel, ch’ei potere in lei douria col canto,
Se’l douere in amor ſi ritrouaſſe?
E’l raccontaua vedendo Batto, e Tirſi
Gran maeſtri d’Amore, e’l raccontaua,
Ne l’antro de l’Aurora, oue sù l’uſcio
190È ſcritto, Lungi, ah lungi ite, profani.
Diceua egli, e diceua, che glie’l diſſe
Quel grande, che cantò l’armi, e gli amori,
Ch’à lui laſciò la fistola morendo,
Che là giù ne lo’nferno è un nero speco,
195Là doue eſſala un fumo pien di puzza
Da le triste fornaci d’Acheronte;
E che quiui punite eternamente
In tormenti di tenebre, e di pianto
Son le femine ingrate, e ſconoſcenti.
200Quiui aspetta, ch’albergo s’apparecchi
À la tua feritate:
E dritto è ben, ch’il fumo
Tragga mai ſempre il pianto da quegli occhi,
Onde trarlo giamai
205Non potè la pietate.
Segui, ſegui tuo stille,
Ostinata che ſei.
180Già questo solo, ché, bench’è gran male,
È però mal commune. Or non rammenti
Ciò che l’altr’ieri Elpino raccontava?
Il saggio Elpino, a la bella Licori,
Licori, ch’in Elpin puote con gli occhi
185Quel, ch’ei potere in lei dovria col canto,
Se’l dovere in amor si ritrovasse?
E’l raccontava vedendo Batto, e Tirsi
Gran maestri d’Amore, e’l raccontava,
Ne l’antro de l’Aurora, ove su l’uscio
190È scritto, Lungi, ah lungi ite, profani.
Diceva egli, e diceva, che glie’l disse
Quel grande, che cantò l’armi, e gli amori,
Ch’a lui lasciò la fistola morendo,
Che là giù ne lo’nferno è un nero speco,
195Là dove essala un fumo pien di puzza
Da le triste fornaci d’Acheronte;
E che quivi punite eternamente
In tormenti di tenebre, e di pianto
Son le femine ingrate, e sconoscenti.
200Quivi aspetta, ch’albergo s’apparecchi
A la tua feritate:
E dritto è ben, ch’il fumo
Tragga mai sempre il pianto da quegli occhi,
Onde trarlo giamai
205Non potè la pietate.
Segui, segui tuo stille,
Ostinata che sei.
S. Ma,