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scena prima | 7 |
40Che’l pentirſi da ſezzo nulla gioua.
Sil. Quando io dirò, pentita, ſospirando
Queſte parole, che tu fingi, & orni,
Come à te piace, torneranno i fiumi
À le lor fonti; e i lupi fuggiranno
45Da gli agni, e'l veltro le timide lepri;
Amerà l’orſo il mare, e'l delfin l’alpi.
Daf. Conoſco la ritroſa fanciullezza:
Qual tu ſei, tal io fui: coſi portaua
La vita, e’l volto, e coſi biondo il crine;
50E coſi vermigliuzza hauea la bocca;
E coſi mista col candor la roſa
Ne le guancie pienotte, e delicate.
Era il mio ſommo gusto, (hor me n'auueggio,
Gusto di ſciocca) ſol tender le reti,
55Et inueſcar le panie, & aguzzare
Il dardo ad una cote; e ſpiar l’orme,
E’l couil de le fere: e, ſe talhora
Vedea guattarmi da cupido amante,
Chinaua gli occhi, ruſtica, e ſeluaggia,
60Piena di ſdegno, e di vergogna, e m'era
Mal grata la mia gratia, e dispiacente,
Quanto di me piaceua altrui: pur come
Foſſe mia colpa, e mia onta, e mio ſcorno
L’eſſer guardata, amata, e deſiata.
65Ma, che non puote il tempo? e che non puote,
Seruendo, meritando, ſupplicando,
Fare un fedele, & importuno amante?
40Che’l pentirsi da sezzo nulla giova.
Sil. Quando io dirò, pentita, sospirando
Queste parole, che tu fingi, ed orni,
Come a te piace, torneranno i fiumi
A le lor fonti; e i lupi fuggiranno
45Da gli agni, e'l veltro le timide lepri;
Amerà l’orso il mare, e'l delfin l’alpi.
Daf. Conosco la ritrosa fanciullezza:
Qual tu sei, tal io fui: così portava
La vita, e’l volto, e così biondo il crine;
50E così vermigliuzza avea la bocca;
E così mista col candor la rosa
Ne le guancie pienotte, e delicate.
Era il mio sommo gusto, (or me n'avveggio,
Gusto di sciocca) sol tender le reti,
55Ed invescar le panie, ed aguzzare
Il dardo ad una cote; e spiar l’orme,
E’l covil de le fere: e, se talora
Vedea guattarmi da cupido amante,
Chinava gli occhi, rustica, e selvaggia,
60Piena di sdegno, e di vergogna, e m'era
Mal grata la mia grazia, e dispiacente,
Quanto di me piaceva altrui: pur come
Fosse mia colpa, e mia onta, e mio scorno
L’esser guardata, amata, e desiata.
65Ma, che non puote il tempo? E che non puote,
Servendo, meritando, supplicando,
Fare un fedele, ed importuno amante?
Fui