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ATTO TERZO 65

Vedrassi il crine , e la superba fronte;
E l’Ocean nel salso ed ampio grembo
Darà l’albergo oltre il costume all’Orse,
E torneranno i fiumi a’ larghi fonti,
E i gran mostri del mare in cima a’ faggi
Si vedran gir volando, o sopra agli olmi,
E co’ pesci albergar nell’acqua i cervi,
Pria che tanta amicizia io tuffi in Lete.
Per nuovo amore: a’ merti, al nome, all’ opra,
Debita è quasi la memoria eterna.
Ed io questa rimembro, e l’altre insieme,
Perocchè grazia ogner grazia produce.


SCENA QUARTA

TORRISMONDO, ALVIDA

TORRISMONDO

Regina, ad onorar le vostre nozze
Venuto è di Suezia il Re Germondo,
Invitto cavaliero, e d’alta fama,
E, quel che tutto avanza, è nostro amico,
Nè men vostro, che mio: nè tante offese
Fece a’ Norvegi mai la nobil destra,
Quanti farvi servigj ei brama, e spera.
Porger dunque la vostra a lui vi piaccia,
Pegno di fede, e di perpetua pace.
Fatelo, perchè mio, e perch’è vostro,
E perchè tanto ei v’ama, e perch’il merta.

ALVIDA

Basti, eh’è vostro amico; altro non chiedo.
Perchè sol dee stimar la donna amici
Quei, che ’l marito estima. E ’l merto, e ’l pregio,