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112 IL TORRISMONDO

Ancor pavento? e che? la morte, o ’l tardi
Morire? ed amo ancora? ancor sospiro?
Lagrimo ancor? non è vergogna il pianto?
Che fan questi sospir? timida mano,
Timidissimo cor, che pur agogni?
Mancano l’arme all’ira, o l’ira all’alma?
Se vendetta non vuoi, nè vuole amore,
Basta un punto alla morte. Or muori, ed ama
Morendo. E se la morte estingue amore,
L’anima estingua ancor, che vera morte
Non saria, se vivesse amore, e l’alma.

NUTRICE

Deh lasciate pensier crudele, ed empio.
Niuno vi sforza ancora, o vi discaccia;
Ma v’onora ciascuno, ed ancor donna
Sete di voi medesma, e di noi tutte
Sete, e sarete sempre alta Regina.


SCENA SECONDA

REGINE

Dopo tant’anni, e lustri, un dì sereno,
Un chiaro e lieto dì Fortuna apporta.
Ogni cosa là dentro è fatta adorna,
E ridente, e di gemme e d’ór riluce:
Duo lieti matrimonj in un sol giorno,
Duo Regi, e due Regine aggiunte insieme,
Duo figli, anzi pur quattro: e quinci, e quindi
Pur con sangue real misto il mio sangue,
E bellezza, e valore, e gloria, e pompa,
E molte in una reggia amiche genti,
E doni, e giostre, e cari e lieti balli