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— passate, i passati disgusti, la malattia lunga di Flora, le trepidazioni, gli affanni, tutto era sva nito lontano, come dileguano i vapori maligni di una inestricabile foresta, dimora di streghe e di mostri, appena un' ascia poderosa rompa il vi luppo dei rami ed apra adito al sole, trionfal mente.

I giorni trascorrevano per Germano in radiosa uniformità, e l'estate di San Martino rideva giu liva più di una primavera, intorno al rifugio in cantato della casa bianca, allorché la catastrofe scoppiò inaspettata, simile a ciclone che d'im provviso si scateni e tutto spezzi e travolga.