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IV.

Era la Madonna di mezzo agosto, e il meriggio ardeva incandescente sopra la campagna annichilita per la caldura. Dal suolo screpolato salivano fiamme, quasiché la corteccia della terra ricoprisse un vasto incendio sotterraneo; e il sole, trionfando implacabile, lasciava cadere perpendicolarmente i suoi raggi, che ferivano l'occhio a guisa di liste metalliche incandescenti.

In lontananza, l'Adriatico somigliava alla groppa lucida d'un mostro assopito, e, in vicinanza, le cicale schiamazzavano discordi, rendendo più greve il fastidio della canicola.

Germano, dopo aver gettato lungi da sé giacca e cappello, si era disteso bocconi all'ombra di una quercia, attendendo pazientemente che il dottore tornasse dalla casa bianca, dove Flora stava inchiodata al letto da circa due settimane.

Ben presto infatti udì scricchiolare la ghiaia del viottolo e vide comparire la piccola persona del Giani.