Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
Flora nascose i due biglietti da cento entro un bel portamonete di bulgaro, donatole da suo marito durante il viaggio di nozze, e cominciò a procurarsi la distrazione di andare da un negozio all'altro, facendo piccoli acquisti di oggetti inutili.
Comperava per il gusto di comperare. Era per lei un piacere nuovo porre da sola il piede entro i grandi negozi dal pavimento di marmo sinuosamente intersecato da morbide guide a colori, e di cui le pareti erano coperte con alte vetrine rilucenti, dove si trovavano disposti, con artistica bizzarria, innumeri gingilli. Il commesso, elegante e discreto, affettante eso tismo nell'accento, le veniva incontro e, inchinan dosi profondamente, le chiedeva a bassa voce, con tono quasi di mistero, in che cosa potesse ser virla. Ella desiderava tutto in generale, e particolar mente non desiderava nulla. Domandava di scegliere qualche cosa per fare