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ore della giornata egli avvertiva la presenza af fettuosa di Balbina; sopra ogni oggetto ricono sceva la traccia delle sue mani alacri e sentiva l'impulso della sua volontà. Dovunque si vol gesse udiva il coro delle sue lodi.

La vecchia signora Rosemberg ne esaltava con parole d'entusiasmo l'oculatezza parsimoniosa; i coloni parlavano di lei col rispetto ammirativo che i contadini nutrono per chi è più furbo di loro e, quando Reginetta nacque, Balbina gli fece gustare la 'poesia della paternità, risparmiando gliene con cura le noie.

Reginetta perfettamente robusta, sempre av volta in fasce d'immacolato candore, sempre gon fia di latte, con la faccetta paffuta chiusa nella piccola cuffia ornata di nastri, non piangeva mai. La bimba somigliava a Germano e se taluno constatava ciò alla presenza dei due sposi, Bal bina aveva un riso di felicità contenuta e baciava la piccolinà con impeto di passione.

Un giorno, trovandosi sola con Germano dopo uno sgarbo brutale di lui, Balbina lasciò cadere due lacrime sul capo di Reginetta che poppava, e le disse con voce di pianto:

— Fortuna per te che non mi somigli! Tuo padre ti odierebbe!

Germano aveva taciuto, ma la punta di un ri morso gli si era conficcata nel cuore.

Poi, morta la nonna, Balbina aveva assunto definitivamente la direzione dell'azienda, appor tando in tutto rapidi miglioramenti, comandando nuove macchine, ordinando restauri, facendo, di sfacendo, disponendo il tutto a seconda dei suoi concetti, che dovevano già essere ben maturi, perchè Germano si vedeva obbligato a ricono-