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ed ella si senti come travolta, come trasportata in alto da un turbine di amore, che l'abbagliò, la stordi e la fece ricadere, quasi svenuta, sulla poltrona.

Voleva chiamare Anna Maria, ma un senti mento di oì goglio e di pudore la trattenne; di orgoglio per la fiera consapevolezza della sua maternità, di pudore per l'inviolabile patto, corso oramai fra la sua propria carne e la carne della sua creaturina.

— Ebbene? Come va oggi? — domandò Re nato, entrando nel salotto, e sedendosi vicino a Flora.

— Bene — ella rispose, sorridendogli. Flora nutriva per quel ragazzo un vero senti mento di predilezione. O fosse la spensieratezza comune dell'età, o fossero i modi cortesi e insinuanti di Renato, ella si sentiva più ad agio con lui che con Giorgio o con Anna Maria. — Dunque pare che questo famoso unguento non faccia i miracoli che tu credi — Flora disse con malizia. — Ne hai già consumati tre vasetti e i baffi si ostinano a non venire. — Come? --· esclamò Renato. — Non vedi che già cominciano a spuntare? — Dove? — chiese Flora. — Oui, presso gli angoli delle labbra. Flora scrutò attentamente, poi disse con se rietà: — Se tu mi portassi un microscopio, forse po trei scoprire qualche cosa; ma così, ad occhio nudo, ti assicuro che non vedo niente. — Perchè non vuoi vederli — asserì il ra-