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Il cavaliere Giorgio Gualterio si oppose reci samente a che la contessa Vianello provvedesse alle spese del corredo per la sposina. Volle oc cuparsene egli stesso, desiderando che Flora gli entrasse in casa dopo avere scosso fin l'ultimo granellino di polvere dai calzari, e non potendo adattarsi all'idea di vedere, in seguito, sua moglie coperta di vesti acquistate con danari di dubbia provenienza.
Provvide dunque a tutto da sè, girando pei magazzini in compagnia di Flora e di Adriana, non tanto per consultarle, quanto perchè le due signore potessero constatare come egli sapesse pagare a contanti la propria felicità.
Almeno se, col tempo, fosse venuto a qualcuno il pensiero di rimproverargli il suo matrimonio, egli avrebbe potuto sempre rispondere di avere pagata quella sciocchezza di tasca propria. E pa gava, infatti, senza lesinare, scegliendo quanto c'era di più bello, ma anche di più solido, osservando