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più disinvolta* e più agile che mai. Pagò, fino al l'ultimo centesimo, il debito con Penelope, ta gliandole in bocca le parole di scusa e limitan dosi a dirle, per tutta rappresaglia, che, quando ci si mette negl'impicci con la gente maleducata, bisogna sapere a che cosa si va incontro.
Penelope se ne andò mortificata, dicendo che la signora contessa era stata fin troppo buona a non farla ruzzolare per le scale.
Anche Camilla, pagata de' suoi onorari, sentì dirsi, con parole brevi, che, se intendeva conti nuare nella sua indolenza, farebbe meglio a prov vedersi altrove; e anche Camilla ridiventò umile e zelante, riconoscendo anche lei che la signora contessa era più buona di un angiolo.
Le vicende burrascose degli ultimi tempi erano state per Adriana una severa lezione, ed ella, uscendo dal pelago alla riva, si era ripromessa di posare ben saldo il piede sopra la terraferma.
Infatti, quantunque l'estate fosse venuta, Adriana non parlò di recarsi in villeggiatura. Usciva ogni giorno, rimanendo assente molte ore; ma in casa non veniva nessuno; le abitudini della contessa Vianello erano diventate regolarissime, quasi ri gide, e la sua stessa eleganza, pur rimanendo squisitamente minuziosa, aveva assunta una into nazione più grave.
Delle famose lezioni di musica, che Adriana avrebbe dovuto dare per vivere agiatamente, non si era parlato mai più. Flora non osava doman dare nessuna spiegazione a sua madre, e questa non gliene dava, trattandola peraltro con maniere affettuosissime.
Dal principio dell'estate Flora aveva preso l'a bitudine di salire ogni giorno in casa Gualterio,