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accorse a precipizio, afferrò per le zampe Fani" male e, dopa una breve lotta accanita, pervenne a tirargli il collo e lo gittò lontano a dibattersi nelle ultime convulsioni dell'agonia. Pochi minuti ancora e la bimba sarebbe inevitabilmente rima sta uccisa. Suo padre attribuiva il miracoloso in tervento del contadino alla virtù protettrice della medaglia.

Flora, sola adesso nell'angusta cameretta, ebbe la precisa sensazione di rivivere quel momento spaventoso.

Rivide il cielo chiuso e tetro sopra la campa gna accidiosa; rivide anche una nube nera che, carica di pioggia, volava via dalla parte del mare.

Tutta la sua infanzia, trista e solitaria, ma pu rissima e austera, le si ridestò nella memoria, ed ella sentì di essere oggi più infelice, più desolata, più tapina della sera in cui le avevano riportato il cadavere di suo padre ripescato nel vascone.

Si coricò, spense il lume e chiuse gli occhi per obbligarsi al sonno; ma una visione, anche più atroce delle altre, la fece sobbalzare sotto le col tri. Balbina camminava baldanzosamente per le vie di una città meravigliosa, descritta a Flora come una città di sogno, lucente di marmi e in coronata di verzura; Balbina camminava con le mani colme di fiori, la chioma accesa, scintillante al sole, e Germano le stava al fianco, guardan dola amorosamente e sospirandole all'orecchio pa role fervide.

L'aspide della gelosia, che Flora era giunta a sopire in questi ultimi tempi, le si snodò più rabbioso dal cuore, le avvolse il petto entro le spire gelide, la punse forte, intossicandole tutte le vene.