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— Non è vero — ella gridò, buttando indietro la testa con atto di sfida. Germano non ti può sposare, perchè non ti ama; me lo ha giu rato mille volte che gli sei insopportabile.
— Allora, se non mi ama e se gli sono in sopportabile, domandagli perchè mi aspettava ogni giorno vicino al canneto, mentre tu eri am malata --- rispose Balbina senza scomporsi, con la ièrocia tranquilla di chi, al riparo di una fe ritoia, lancia colpi contro un nemico disarmato.
— Non è vero! Mentre io ero ammalata Ger mano mi scriveva tutti i giorni, e come avrebbe potuto scrivermi, se ti avesse aspettata di na scosto?
— Germano mi aspettava ogni giorno, ti ri peto; e restavamo insieme senza che anima viva lo sapesse.
— Sei bugiarda! — gridò Flora con impeto disperato, sentendo che qualche cosa le veniva meno sotto i piedi e agitandosi per non affondare.
— Domandalo a lui se sono bugiarda, doman dalo a lui e sentirai.
— Non è vero! — Domandaglielo. — Non è vero! Non può esser vero! — Ma domandaglielo, ti dico! E' tanto sem plice domandarglielo! Flora vacillò; sedette di nuovo sull'orlo del l'abbeveratoio, s'incrociò sul petto i lembi del fazzoletto di maglia che le copriva le spalle, chinò il capo, si strinse in sè per frenare i nervi che le oscillavano, e rimase a lungo silenziosa, percorsa dal capo alle piante da brividi frequenti che le facevano guizzar le membra e le facevano urtare con frequenza i ginocchi.