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nidiate di canarini svolazzavano, gareggiando nei trilli.

Bindo Ranieri chiamò la padrona a gran voce:

— Signora Maria! Signora Maria!

La signora scese con prestezza le due rampe della scala e mostrò il viso paffuto, manifestando sgomento e sorpresa dagli occhi tondi e neri a fior di testa.

— Questo è il signor Fritz Langen, di Colonia presentò Bindo Ranieri. - Un professorone che viene a onorare la nostra città.

— Mi rallegro davvero - disse la padrona, sempre più confusa.

— Anch'io moltissimo - Fritz Langen rispose, imperturbabile di serietà, e aggiunse: - Vogliamo intanto visitare le stanze?

— Si figuri; favorisca - e salirono al primo piano.

— Guardi, signor professore - Bindo Ranieri suggerì, indicando la finestra aperta sul pianerottolo.

Fritz Langen guardava infatti, e si mise a ridere forte nell'impeto della sua allegrezza. Le due guglie più alte del Duomo sembravano lanciate verso il cielo, simili alle estremità di due spade fiammeggianti, brandite da invisibili arcangeli battaglieri.

La signora Maria sorrideva e non diceva nulla per modestia; ma quelle due guglie, collocate davanti alla finestra del suo pianerottolo, erano davvero per lei e suo marito un bell'onore e una