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vi giudico impegolato nella pece dell'eresia, e da pastore sollecito del vostro bene, sollecito del bene della mia greggia, vi ordino di non avere per il momento nessuna comunione coi vostri condiscepoli.
Ermanno si alzò.
— Vi ordino di appartarvi e restare in continua meditazione.
Ermanno, sollevò lentamente in faccia al vescovo gli occhi luminosi.
L'uno giudicava inviolabile il diritto del dominio, per secolare tradizione d'impero; l'altro giudicava inviolabile il sacrario della coscienza.
— Andate, meditate e pregate Iddio che vi aiuti per abbattere l'orgoglio del vostro pensiero.
— Non posso - disse Ermanno, dolorosamente, ma con fermezza.
— La chiesa vi ripudia.
— Iddio, che legge nei cuori,