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nell'anima mia potrebbe fruttificare. Ma sento che il mio raziocinio non posso calpestarlo, nè rinnegarlo.
Il vescovo si era alzato e, stendendo il braccio verso di lui con l'indice teso, gli disse:
— In voi parla Satana. Io v'impongo di umiliarvi, non di fronte a me, vermiciattolo, ma di fronte alla podestà di cui la Chiesa mi ha rivestito. Inginocchiatevi, chierico Monaldeschi, inginocchiatevi davanti al vostro vescovo, che ha pietà e orrore di voi.
Ermanno s'inginocchiò.
— Curvate il capo, incrociate sul petto le mani.
Ermanno incrociò le mani e curvò la testa.
— Accusatevi di orgoglio e di fallacia.
— Mi accuso - Ermanno balbettò, smarrito, col petto ansante.
— Dite che il vostro pensiero venne pervertito da false idee, che la vostra coscienza venne intorbidata da malvagi sofismi. Avvilitevi, annientatevi nella polvere, di cui siete plasmato.
La persona di Ermanno, curva, fu squassata da un sussulto, e dalla gola gli uscì un sospiro, che pareva un rantolo.