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CAPITOLO V.

I rami secchi degli alberi, disposti intorno all'ampio cortile, si dibattevano come braccia di forsennati agli urti del vento, ed il terreno, coperto da uno strato di ghiaccio, rifletteva la purezza melanconica del cielo decembrino.

Nel parlatorio correva un bisbigliare di voci sommesse e le sottane violacee dei seminaristi passavano, strisciando silenziosamente, fra seggiole sparpagliate, secondando le piccole riverenze dei chierici.

Era la terza domenica di dicembre, le feste del Santo Natale si avvicinavano, e maggiore era l'affluenza dei parenti, delle madri e delle sorelle in particolar modo.

Ermanno Monaldeschi, in piedi vicino a una finestra, ascoltava in silenzio i discorsi di Pericle Ardenzi, il quale era andato a salutarlo prima di partire da Orvieto definitivamente, per intraprendere un viaggio in Persia, con una Commissione archeologica spedita dal Governo. Dietro