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La signorina lo sbirciò maliziosa coll'angolo degli occhi vividi e gli disse:
— Non ha bisogno del mio consiglio per questo: può bastare lei solo.
— No, io solo non basto; è necessario essere in due. Si tratta d'una corbelleria colossale.
Serena alzò il capo gioiosamente. Una corbelleria colossale? Ma allora si trattava di cose allegre.
Pericle Ardenzi si accarezzò la barba con tal quale turbamento.
— Cose allegre? No, no, signorina, tutt'altro. Si figuri, che ho intenzione di prender moglie. Una laurea in tasca, una moglie sotto il braccio e avanti senza paura alla conquista della fortuna.
— Ma non è una corbelleria - Serena disse convinta. - Lei mi pare più savio dei sette savi della Grecia, pensando questo.
Pericle Ardenzi ricominciò a passeggiare, movendosi con gioconda nervosità.
— Lei approva dunque?
Serena approvava molto e si rallegrava di gran cuore.
— Se approva acconsente; è cosa detta. La sua povera zia Domirò potrà campare un paio di mesi al più; dopo averle chiuso gli occhi, lei aggiusta le sue faccenduole, io faccio una corsa qui...
Serena lo interruppe, fermandosi a sua volta.
— Parla di me lei?
Sicuro, Pericle Ardenzi parlava di Serena.