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Bindo Ranieri proseguì:
— Io, e ambirei che in questo lei fosse del mio parere, non ho tenute inoperose le eccedenze; ma le ho investite e rese fruttifere. Spero che di questo lei non mi disapproverà.
Il nobile signorino infatti annuì con moto del capo e, francamente, nessuno al suo posto avrebbe potuto esprimere segni di malcontento o disapprovazione.
— Ma, per queste eccedenze e relativi frutti, ho tenuto a parte una contabilità, nella previsione di circostanze straordinarie, quali sarebbero ingrandimento o cambiamento di abitazione, rinnovamento di arredi, viaggi, festeggiamenti, battesimi o altre consimili circostanze - e si raschiò la voce e rise un poco, senza volerlo, giacchè matrimonii, battesimi o altre consimili bazzecole gli prudevan la gola di continuo e, se talora riuscivano ad aprirsi il varco con la parola, Bindo Ranieri ne provava incomparabile sollievo; ma viceversa Ermanno si alzò, chiuse i registri, disse che tutto andava bene e mandò a cercare di don Vitale, che doveva ricondurlo in seminario, essendo, per regolamento, vietato ai chierici di uscir soli in abito di seminaristi.
Una collera sorda si era ammassata improvvisamente nel cuore di Ermanno, ed egli sentiva i discorsi di Pericle Ardenzi le risate di Serena, le sciocchezze di Bindo Ranieri pesargli addosso e schiacciarlo; onde gustò il benessere di una liberazione, gettando via queste frivolità, inutile fardello, presso la soglia pia del seminario.