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— Precisamente come le formiche; una fila monta, una fila scende.

Pericle Ardenzi fece osservare che a Roma questo doppio lavoro appariva evidente, non solo in senso materiale per monumenti e scavi, ma anche in senso morale per il sovrapporsi dei riti cristiani nei luoghi stessi, nei medesimi recinti dove i riti pagani si erano svolti. Spesso il sacerdote di oggi compie il sacrificio incruento della messa sopra un altare, che si eleva dove in antico stava un'ara pagana, su cui il sacerdote dei sacrifizi aveva immerso il coltello dentro le gole delle vittime belanti o muggenti.

Don Vitale non seguìva bene il nesso di tali discorsi, ma fiutava l'eresia e stava in guardia, pronto ad abbaiare e mordere.

Quando sentì parlare della Santa Messa, alzò il viso dal piatto e fissò torvo il giovane Pericle, poi, quando il giovane ebbe l'audacia di asserire che un altare cristiano sorge sopra una immonda ara pagana, don Vitale ruppe il silenzio e parlò rabbiosamente.

— Il sacrificio santo della messa è verità; i sozzi sacrifizî dei pagani erano menzogna. Per questo il Signore ha maledetto quelle genti, facendole scomparire dalla faccia della terra - e don Vitale, nella foga del suo zelo, inveì contro le brutte divinità pagane, false e bugiarde, scagliò parole di oscura minaccia contro Giove e Giunone, Marte e Venere, di cui il nome dovrebbe essere bruciato nelle carte dei poeti pagani, mandato