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— Non vi mettete in capo vani timori! La nostra religione dev'essere dispensiera di serenità, non di paure.

— Non ho veduto oggi tremare la casa dei Bisenzi. Forse Dio mi ha reso cieco al miracolo, perchè non mi trovo nella sua grazia.

— I miracoli non costituiscono articoli di fede - rispose monsignore evasivamente - tranquillizzatevi dunque, figliuolo mio! Siate studioso e zelante; vivete in pace con voi stesso. Per ora non v'incombono altri doveri.

Ma Ermanno, testardo, ripetè che temeva di essere in peccato mortale e voleva confessarsi.

— Domani, figliuolo; adesso andate coi vostri compagni a ricrearvi - e monsignore, licenziando col gesto della mano l'allievo a lui caro sopra ogni altro, pensò quello che Serena aveva detto con franca loquela: Ermanno Monaldeschi era diventato brutto e somigliava a don Vitale.