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CAPITOLO V.

Ermanno prolungò la dimora in campagna per una settimana e, tornando in Orvieto con Palmina, trovò cambiamenti nella sua casa. I tappeti erano stati tolti e riposti, le tende di felpa alle finestre sostituite con tende svolazzanti di mussolina bianca.

In verità questo accadeva tutti gli anni; ma più tardi, a mezzo: il giugno, perchè la mamma protraeva ogni più piccola bisogna, odiando la polvere e il movimento, mentre adesso la mamm aveva fatto quasi tutto da sè, con l'aiuto del tappezziere, e non ristava dall'andare e venire per le stanze, cambiando posto agli oggetti, rimovendoli senza necessità, per puro esercizio di moto e la mattina, invece di farsi spingere fuori del letto dagli ossequiosi rimproveri di Palmina, balzava agile in piedi al primo scherzare dei raggi e, spalancando le finestre, respirava forte e diceva:

— Come si respira bene! Com'è buona l'aria!