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e, insieme a Bindo Ranieri, s'inerpicò per la via delle Cave, perchè Vanna aveva desiderato non attraversare Orvieto con essi in vettura, a sera tarda.
La voce sonora di Fritz Langen scendeva dalle Cave, echeggiando sotto le vôlte della porta vetusta:
Edite, bibite, collegiales, Post multa saecula, Pocula nulla.
Vanna sospirò interminabilmente. Perchè tutto fugge? Fugge il dolore, fugge la gioia, fugge la vita? Ella avrebbe voluto che quel pomeriggio fosse durato eterno, e il pomeriggio era invece già morto.
— Oh! mio Dio! Oh! mio Dio! - ella ripetè, lasciando cader le mani sui riccioli di Ermanno, che dormiva.
— Perchè dici così? - domandò Serena, che ella non ricordava più di tenersi accanto distesa sopra i cuscini.
Vanna fu scossa da un piccolo sussulto al suono inaspettato di quella voce infantile, poi rispose:
— Perchè Dio, che è buono, infinitamente buono, avrà misericordia di me.
I cavalli avevano ripreso il trotto e la voce di Fritz Langen si smorzava oramai:
Edite, bibite, collegiales.