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Il pontificato di Pio II fu breve - disse l'archivista, girando occhiate indagatrici sugli alti scaffali.

— Sei anni di pontificato, ma ricchi - rispose Fritz Langen.

— Forse qualche cosa d'inedito troveremo. Il nostro archivio è un pozzo, non ancora tutto scandagliato. Ci sono tesori, ma bisogna saper frugare - e don Alceste, senza più parole porse a Fritz Langen alcuni libri delle riformanze col segno di tabellionato.

— Per orizzontarsi dia qui una scorsa e poi cercheremo le bolle, passeremo all'archivio dell'Opera. Insomma, disponga di me.

E da quella mattina, per alcune ore del giorno, Fritz Langen disponeva dell'archivista, sfogliava con lui i libri delle riformanze, scioglieva i nastri delle bolle, aguzzava le ciglia a decifrare antiche scritture, confrontava nomi, seguiva col finto la traccia incerta di un avvenimento, stabiliva definitivamente una data dubbia, puntellandola con altra data sicura, confrontava, scartava ipotesi dopo averle edificate, diffidente, assetato di certezza, tormentato dal bisogno della verità lampante, ostinato a procedere con cautela in mezzo alle nebbie del tempo per non lasciarsi traviare da falsi indizi. E don Alceste lo secondava mirabilmente, fermando coll'indice l'attenzione del giovane dotto sopra un punto della pagina ingiallita, trascrivendo con rapida scrittura un passaggio, che pareva indecifrabile, e tutto questo il