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Ed infatti conobbi che il filo è composto come nel bozzolo del baco del gelso di due fibre parallele, coperte di uno strato di gomma più o meno abbondante, e che al pelo della frangia non era rotto, ma solamente piegato in una ansa stretta, nella convessità della quale le due fibre restano più o meno deformate (fig. 2), e il fatto pratico se non partì da cosiffatte osservazioni le confermò almeno, perchè, con un processo del quale non è pubblico il magistero, si è riusciti a trarre in filo continuo anco la seta dai bozzoli sopra indicati.

L’indagine però sullo stato delle fibre nella frangia del bozzolo aperto mi condusse dai bozzoli dei bachi del Ricino e dell’Ailanto a quelli di alcuni bachi nostrali, come la grande e la piccola Pavonia (Saturnia Pyri, Saturnia Carpini) non rare lungo le siepi dei campi, e nei giardini, dove le larve bellissime fan luogo poi alle grandi farfalle, che con volo grave compariscono sull’imbrunire. E lo stato del filo è lo stesso, cioè anco nei peli della frangia, che circonda l’apertura di questi bozzoli, le fibre non sono rotte bensì piegate.

Ma un altro fatto di maggiore importanza apparve intanto, vidi cioè che la fibra di questi bozzoli, presa isolatamente, o vestita della sua gomma, o purgata da essa è piuttosto larga che grossa, giacchè o in tutti gli strati del bozzolo, o almeno in quelli interni è depressa e nastriforme, e in tutta la sua lunghezza percorsa da strie parallele, che qualche volta accennano anco a dividerla in parti minori o fibrille. (Fig. 1.2) Depressa od appianata, è vero, è anco la fibra della seta dei bachi comuni negli strati profondi del bozzolo (fig. 4, a), dove per di più, conservando larghezza uguale al diametro di quella degli strati superficiali, ov’è cilindrica o quasi tale, è meno consistente, per una data lunghezza contiene minor quantità di materia e pesa di meno, come i pratici sanno, ma la compressione che qui è il caso della fibra in poca parte della lunghezza del filo, e in pochi strati interni del bozzolo, è propria della fibra in quasi tutta la sua lunghezza nei bozzoli dell’altra serie, nei quali la fibra stessa è striata più fortemente.

La fibra del baco della China forse variando un poco, o in più o in meno è anch’essa striata (fig. 4. a), ma di nuovo tale è nelli strati profondi del bozzolo dove è anco depressa, le strie sono