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segreto della vita universale. Certo se dalla conoscenza dei nostri destini noi possiamo attingere alcune idee di quelli che governano gli altri mondi e le altre creature, e avventarci con esse nell’ignoto, possiamo asserire che l’universo non è che un’enorme contraddizione.
Mentre Rosen volgeva nell’animo questi pensieri, allungò macchinalmente una gamba, e pose il piede, senza volerlo, su quello d’un viaggiatore che gli sedeva di fronte. Egli se ne avvide, ma, pensando che ciò avrebbe potuto dar luogo a qualche diverbio favorevole a’ suoi progetti, non lo ritrasse, e volse al suo vicino uno sguardo pieno di rancore che voleva dire: E osereste lamentarvi?
Il vicino tirò indietro il suo piede, e guardando il barone di Rosen con espressione di dolcezza e di deferenza:
— Perdonate, gli disse, se aveva posto inavvertentemente il mio piede sotto il vostro.
— Non siete voi, rispose Rosen risentito, che abbiate posto il vostro piede sotto il mio; sono io che ho posto il mio sopra il vostro. E comprendendo quanto questo appiglio fosse puerile e ridicolo, chinò il capo sul petto per nascondere il rossore che si sentiva salire alle guancie.
— Gran Dio, riprese l’altro, e potrà egli accadere che due uomini assennati abbiano a bisticciarsi per questo? Del resto, perdonate se insisto, ma se voi avete asserito d’aver posto il vostro piede sul mio, è segno che il mio si trovava evidentemente di sotto, e questo