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mio Dio!.... mi svegliai, e mi trovai nel mio letto.
— Che vergogna! mi disse Elettra appoggiata col gomito ai mio capezzale, è da jeri sera che tu dormi; sono ora ventiquattro ore....
— Ventiquattro ore!
— Si cotesta tua abitudine di bere... io ti vegliava inquieta...
— Ventiquattro ore! ripetei tra me stesso stordito: un sogno di un giorno, perocchè adesso...
— Siamo di sera. Hai, dormito un giorno intero.
— Un giorno!
Ed ora, miei lettori, dubiterete ancora che non sia questa la storia di un giorno della mia vita?
Fine.