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— Non vi torturate con questo pensiero, disse egli. Non sono io colui che potrà credere alla libertà delle azioni umane — l’arbitrio è una menzogna — la volontà non è che la prescienza di un atto già preordinato; essa non ha alcun peso sulla bilancia su cui si librano tutte le cose della vita — sulla bilancia del destino.
Io crollai il capo con espressione di dubbio. Egli osservò quell’atto e riprese:
— No, io non tenterò alcuna via per allontanare da me quel pericolo; sarebbe inutile. Ad ogni modo vi ringrazio.
— Vi rivedrò ancora? io chiesi, quasi dubitoso di lasciarlo così fermo in quel proposito.
Egli sorrise con espressione di gratitudine, e disse: — quando vorrete, a domani?
— A domani.
Ometto il racconto delle mie relazioni col barone di Saternez durante quei sette giorni che precedettero le sue nozze. Fu per esse che io potei formarmi un’idea meno inesatta del suo carattere, quantunque non mi fosse mai dato di penetrare nel segreto della sua vita, più di quanto non mi fosse stato possibile nel nostro primo incontro. Aveva nondimeno conosciuto tanto di lui da potermi formare una convinzione a suo riguardo. Egli era indubbiamente onesto, indubbiamente buono. Ho conosciuto pochi uomini che pre-