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amorose con alcuni dei domestici, era sparita improvvisamente dal villaggio; tutte le ricerche erano riuscite vane; e benchè pendessero non pochi sospetti sopra uno dei guardaboschi — giovine d’indole violenta che erane stato un tempo invaghito, senza esserne corrisposto — questi sospetti erano poi in realtà così vaghi e così infondati, che il contegno calmo e sicuro del giovane era stato più che sufficiente a disperderli.

Questa sparizione misteriosa che pareva involgere in sè l’idea di un delitto, aveva rattristato profondamente l’onesto barone di B.; ma a poco a poco egli se n’era dimenticato spensierandosi coll’amore e colla caccia: la gioia e la tranquillità erano rientrate nel castello; le livree verdi erano tornate a darsi buon tempo nelle anticamere; e non erano trascorsi due mesi dall’epoca di questo avvenimento che nè il barone, nè alcuno de’ suoi domestici si ricordava della sparizione della fanciulla.

Era nel mese di novembre.

Un mattino, il barone di B. si svegliò un po’ turbato da un cattivo sogno, si cacciò fuori del letto, spalancò la finestra, e vedendo che il cielo era sereno, e che i suoi limieri passeggiavano immalinconiti nel cortile e raspavano alla porta