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— Rinuncia, io le replicai con voce terribile, rinuncia a quell’U.... rinuncia al tuo nome abborrito!!...

Essa mi guardava ancora, e taceva!

Il suo silenzio, il suo rifiuto mi trassero di senno: mi avventai sopra di lei, e la percossi col mio bastone.

Fui arrestato, e chiamato a render conto di questa violenza.

I giudici assolvendomi, mi condannarono ad una pena più atroce, alla detenzione in questo Ospizio di pazzi.

Io pazzo! Sciagurati! Pazzo! perchè ho scoperto il segreto dei loro destini! dell’avversità dei loro destini! perchè ho tentato di migliorarli?.... Ingrati!

Sì, io sento che questa ingratitudine mi ucciderà: lasciato qui solo, inerme! faccia a faccia col mio nemico, con questo U detestato che io vedo ogni ora, ogni istante, nel sonno, nella veglia, in tutti gli oggetti che mi circondano, sento che dovrò finalmente soccombere.

Sia.

Non temo la morte: l’affretto come il termine unico de’ miei mali.

Sarei stato felice se avessi potuto beneficare l’umanità persuadendola a sop-