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la fava bianca e la fava nera | 185 |
CAPITOLO I.
Al signor Francesco Paoli.
«Caro ex-collega ed amico;
«Ti spedisco col mezzo della ferrovia franco di porto, a domicilio, una scatola contenente una torta, che tu accetterai in contraccambio del panettone che mi mandasti a Natale. Ti scrivo queste due righe dall’ufficio, sotto gli occhi del Capo-sezione, che sarebbe capace d’arricciare il naso, se si avvedesse che sto scrivendo una lettera particolare. Perciò, non mi tratterrò lungamente. Dicono che la capitale sarà trasportata a Firenze. In questo caso chiederò anchio il mio ritiro; mia moglie vorrebbe dissuadermi, ma credo che avrà difficoltà a riuscirvi. Firenze è forse una bella città, lo è anche Torino; ma Milano è Milano.
«Tu mi capisci.
«Addio, la mia Giorgetta fa un bacio alla tua Faustina. Io ti abbraccio con tutto il cuore.
«Il tuo vero amico «Domenico Bartolami.» |
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