![]() |
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. | ![]() |
i. u. tarchetti. | xxi |
vere e lo scempio non era che un miserabil grammatico, che scrivendo mezza pagina di un giornalucciaccio semiserio riusciva mirabilmente a lardellarla di spropositi lordi e di sudiciume da trivio, scrivendo pur co ’l Fanfanni sottocchi e la gramatica alle mani; ma col core di sughero e col cervello di stoppa. — La frase del Tarchetti rude; ma efficace vi s’incide nel cervello, la sua parola rapida, svelta, sollecita, vi piglia tutta l’anima e ve la commove. Quando lo avrete compreso lo amate, non potete comprenderlo senza amarlo.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/25/Tarchetti_-_Disjecta%2C_1879_020.png/40px-Tarchetti_-_Disjecta%2C_1879_020.png)
E, se mi fosse concesso io direi che queste poche liriche sono le più pure gocce dell’anima sua. Sono lacrime, sono a volta sorrisi sono sempre schianti e colpi di cuore. Ci è dentro un’anima ammalata; ma di una malattia di cui si può quasi fare con sicurezza la diagnosi. Pochi l’ànno patita come lui, pochi amarono come egli amò: