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54 | uomini e paraventi. |
Misavo, sbigottita, ebbe pure in quel frangente un dio dalla sua.
Era nella stanza un tabernacolo di Budda, e penzolone sul dinanzi di questo una specie di paliotto di seta a fondo nero con rabeschi d’antico disegno. «Che fortuna!» pensò fra sè, e, staccata in un baleno quella stoffa, se l’adattò sulle ginocchia, e, lasciò scorrer sopra liberamente le mani della cieca.
Questa, atteggiandosi ad un sorriso, «Ora sì!» disse, «ora sì che posso chiamarvi la signora figlia del signor Cazmura Teidafu. Adesso dunque fate di regolarvi a modo in ogni cosa: riguardatevi dal troppo caldo come dal freddo; questo già non occorre dirlo; ma badate anche ai nuovi cibi che d’ora innanzi vi saranno imbanditi. Vi stia sopra