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42 | uomini e paraventi. |
tenta di trastullarsi, spezzava colle sue manine ramoscelli di pèsco, e li andava fissando parte in una scatola di cartapesta fatta in forma di cane, e parte dentro una guastadetta di collo rotto. Poi, non potendo altro per la gran povertà della casa, aperto un volume rosso intitolato «il babbo e la mamma di fana-zachi,» spiegava alle bambole i fatterelli che v’erano istoriati, storpiando di tanto in tanto qualche parola. Ma, per una esposizione da bambina di quell’età, non v’era di che riprenderla.
Tofei anche quel giorno, secondo il solito, dopo aver domandato notizie della salute alla madre, usciva a caricarsi di lettiga le spalle. Allora Misavo rivolgendosi alla sorella, «Sapete,» le disse, «che io da molto tempo vado ogni giorno