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capitolo i. 15

ti condannassi a squarciarti le viscere: ma, poichè porti ancora il ciuffo dinanzi come un fanciullo, da fanciullo io ti voglio trattare. Fin da questo giorno tu sei bandito dalla mia casa. Toglimiti dinanzi!»

Ai lineamenti del suo signore stravolti dall’ira, al sentirsi fulminato da quegli sguardi, Scimanosche, senza più proferir parola, deposte sciabola e daga, con gli occhi a terra, senza neppure un saluto, lasciò quei luoghi.

Quel giorno Ughenda, il padre di Scimanosche, non era della brigata: e non essendo il giovinetto, forse per vergogna, tornato a casa neppur di nascosto per avere un colloquio col padre, non si potè sapere nè qual direzione nè quale stanza avesse presa lontano da’ suoi.