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xvi preambolo ec.


Devo per ultimo dare ai lettori una buona notizia. Si troveranno verso la fine del libro alcuni versi, disgraziatamente assai pochi, scritti da Andrea Maffei, che ha seguìto una traduzione letterale da me fornitagli.

Dove i tortuosi paraventi si propongono a norma di rettitudine, non è meraviglia che il dolce si trovi in cauda, e che lo scrittore del preambolo ardisca dire: Benigno lettore, in questo volumetto qualche cosa di buono vi è certo.


A. Severini.