Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
capitolo xvii. | 187 |
A questo punto il discorso di Tofei fu interrotto dall’arrivo di Riusche e di Ofana, che ritornavano stanchi dal lungo cercare. Ragguagliati dell’accaduto, e di nuovo fissata la partenza al giorno seguente, grande fu l’allegrezza di tutti; e i canti stessi del melodramma fecero sentire dalla casa vicina un festivo saluto:
L’edera s’avviticchi e si dilati,
Senza mai disseccar, di tetto in tetto
Per anni interminati,
E d’un popolo in gioja, al ciel diletto,
Copra le sacre mura,
Casto simbol di fede imperitura.
Dopo l’arrivo degli avventurosi amanti alla casa paterna, genitori e figli, riabbracciandosi, non si potevano saziare di manifestarsi a vi-