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capitolo xvi. 173

per amore giungono fino a darsi la morte.»1

E qui il melodramma riprese:

Prima a questo, a quel dipoi!
     Fino jer, fin oggi, un vano
Cicalío sul prossimano
     Alternato abbiamo noi.
Quando il sol farà ritorno,
     Noi così n’andrem fra quelle
Scipitissime novelle,
     Che si levano col giorno.

«Per quali strane congiunture» proseguì Sachicci «doveva anch’io ritrovarmi a voler la fine de’ miei giorni!»

Udite queste parole, Comaz rispose piangendo: «Qualunque sia la misteriosa opera di quel destino che ci perseguita anche prima del

  1. Veggasi a pag. 93.