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168 uomini e paraventi.

A un tratto s’ode una voce che canta:


Della vita mortal che mai t’avanza?
            Tenebra e nulla più.
Corre l’uomo alla morte: una sembianza
            Vorresti averne tu?
Fingi al guardo una via che da un deserto
            In un deserto muor:
Via buja, angusta, che dal passo incerto
            Ti smunge ogni vigor.

Sogno è di sogno, miserabil cosa
            La vita! e vuoi saper
Quant’ella sia? Mentre ad un ciel di rosa
            Del giorno messagger,
Già si diffuse o suon di squilla o canto,
            L’eco stessa che muor
Del suon di questa vita appena è quanto
            A udir ti resta ancor.


Venivano tali canti dalla casa di Zuruzava presso al Ponte ai Su-