Pagina:Tanehiko - Uomini e paraventi, 1872.djvu/189

162 capitolo xv.

» Se io mi riscalda tanto, fin quasi alla collera, potete ben credere che lo fo solo perchè mi sta vivamente a cuore la sorte di una gentildonna, qual’è la signorina Misavo. — Ah povera madre! lontana le mille miglia dal supporre niente di simile, essa conta sulle dita i giorni, e dice fra sè: forse arriva oggi, forse domani! — Guardate, essa mi diede questa lettera che io vi consegno. Vi piaccia leggerla e ponderarla maturamente.»

Comaz la prese in mano e lesse la soprascritta:

Alla signora Misavo da parte di sua madre.

Quindi aggiunse: «Saluti ed augúri per tutti noi, è stato sempre l’argomento delle lettere di mia madre. — Io che all’età di quattordici anni fui mandata da