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capitolo xv. 157

per la vergogna, si fece animo a dire: «Mi preme innanzi tutto di farvi sapere che, se Misavo si è assoggettata ad un servizio indegno di lei, tutta la colpa è mia. Non è cosa questa da mettervi sopra una pietra, come pare che voi vorreste: ma invece io devo esser preparata a subire tutte le conseguenze del male che ho fatto. Ora però, sebbene il ritornare ad una condizione di vita ragguardevole, nel proprio paese, sia per sè stessa una fortuna, è pur vero che questa figliuola, durante il tempo che si è trattenuta da queste parti, ha contratto un impegno di matrimonio, da cui non è più possibile che si sciolga. Che ne direste voi dunque, se io proponessi che voi vi faceste mediatore per ottenere che si celebrassero gli sponsali di Misavo con questo giovane,