e di aggiustare per lo meglio ogni cosa. Io, vedendo che la signora Fanajo mi faceva cento discorsi, da cui non c’era verso di cavare un costrutto, a furia d’indagare e di domandare son riuscito a raccogliere, che generalmente si sospettava che la celebre ballerina Comaz fosse una nipote dei conjugi Fanazachi. In casa di questi, per usare ogni maggior riguardo, mi son fatto vedere per altri quattro o cinque giorni; ed accortomi che da parte loro era tutta questione di salvar le apparenze, mi son presentato alla tesoreria, sapendo che di un giovane samurai non si diffida; ne ho ricevuto in prestito il danaro che mi occorreva, e poco fa, recatomi dal vostro padrone Tocuvacaja, ho avuto con lui un colloquio, l’ho rimborsato del prezzo al quale