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150 | uomini e paraventi. |
E porgendolo al giovane, tanto gli si mostrò posseduta dal genio della morte, che questi, pieno il cuore di compassione, rispose: «Ormai sono le cose a tal punto, che anch’io, diviso da voi, vedrei mancare ogni meta al corso della mia vita. Sciagurato a segno da non distinguere più i cocci o le pietre dall’oro, e mille volte meglio che anch’io la finisca.»
«Morire insieme! oh quale contentezza mi date, quanto ve ne son grata! Questa sera il salotto è deserto: i samurai son di servizio da qualche tempo, e siccome entrano di guardia dopo il mezzogiorno, per buona sorte non sono qui ancora. Fuggiamo la possibilità di esser veduti; andiamo là dentro.»
E con fermezza di proposito s’avviava, quando una voce gridò