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146 | uomini e paraventi. |
dovessi dividermi da voi e ritornare in patria per farmi sposa d’un altro. Piuttosto, mi vi raccomando, datemi la morte voi stesso.»
E qui proruppe in tal pianto, che Sachicci per contenerla non seppe far meglio che appressarle una mano alle labbra, mentre le diceva: «Su via, Comaz, parlate con più calma. Che la vostra sorte fosse legata a quella di uno strano essere qual io mi sono, che voi doveste quindi spargere di amarezza la vita dei vostri genitori, è questa tutta una tela di guai ordita prima del nostro nascere. Piegate dunque la fronte.»
«Oh! se voi mi parlate dei miei genitori, a cui m’è tanto difficile non ripensare, voi mi farete pianger di più. Sapete quel che sono le memorie della casa pater-