di Sonezachi eran per lui una chitarra, che continuamente sonando a sè lo chiamava:1 due volte pieno d’ardore, tre volte depresso di spirito, col cuore che accelerava i suoi battiti, Sachicci Dai-tre-simboli, senza neppur mandare un messaggio alla casa di Ofana, ravviluppandosi nel seno della sopravveste l’involto dei cento riô ricevuti dalla madre, era già dietro alla casa di Utacava dalla parte del fiume. E mentre andando e venendo guardava in su, vide in dentro da un balcone del piano superiore al terreno la figura di Comaz, che se ne stava seduta sola sola e tutta
- ↑ In giapponese pino si dice maz, e il nome Co-màz, come s’è già detto, significa piccolo pino. — Il giapponese si presta ai bisticci più del francese.