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capitolo xiii. 133

Sachicci, piuttosto morire che dividermi da lui e darmi in braccio ad un altro.

»Da un’altra parte, se pensiamo a trovar qui il prezzo del riscatto, non si sa dove battere il capo per mettere insieme la somma occorrente. Ma ammettiamo che il danaro si trovasse: non si mette in brandelli una scritta di matrimonio stipulata fra due militari; e Dio sa che scalpore e che guai ne verranno, comunque si faccia! Signor Sachicci mio garbatissimo, io so, perchè mia nipote me l’ha detto più d’una volta, che durante il vostro soggiorno nella provincia di Jamato, quando io non vi conosceva affatto, voi ci siete stato largo di soccorsi, e so che il vostro cuore non può esser mutato. Se in questo frangente, dunque, voi de-