ha preso alloggio nell’Albergo d’Agicava, e non passa giorno che non venga a dirmi di condurlo al palazzo di quei signori, che vuole assolutamente avere un colloquio con la signorina Misavo, com’egli dice. Ora, che fare? Spogliarmi d’ogni rossore e dir chiaro qual’è la vera condizione in cui si trova Comaz, sembrerebbe che fosse la via più spedita. Ma così facendo, e procurandosi da Camacura il danaro occorrente al riscatto di Comaz, il povero Tofei non oserebbe mai più voltare la faccia da quelle parti. Di più Comaz m’è sempre intorno a piangere e dirmi: Voi lo sapete, zia, se dopo tanto che manco dal mio paese, io desidero ardentemente di rivedere mio padre e mia madre: ma ora che la mia sorte è legata a quella del signor