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quella cara figliuola. E però, in memoria del benefizio ricevuto da Comaz, noi, come più volte avete veduto, abbiamo una specie di venerazione per quella famosa scatola in forma di cane. Mia suocera, attaccata com’è alle sue vecchie abitudini, non ha voluto lasciare il suo villaggio natío, ed è rimasta nella provincia di Jamato. Quantunque noi le vogliamo un grandissimo bene, si sarebbe irragionevoli a pretendere che venisse a stare con noi qui in Naniva. A lei finora s’è lasciato sempre credere che mia nipote occupa un bel posto nella casa di un nobile: perchè, a farle sapere che invece si trova in condizione servile, sarebbe un vero crepacuore per quella buona vecchietta. Per una parte, quanto più sta lontana, tanto è più facile tenerla al bujo di tutto.