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capitolo xii. 109

tanto non si farebbe dell’acqua calda.»

Non andò guari che queste voci, giunte all’orecchio della madre Miosàn, la indussero a mostrarsi burbera e severa a segno da rinchiudere il figlio, per bene di lui, com’essa diceva, in una delle stanze più riposte della casa, non permettendogli più di allontanarsi dal suo fianco.

Ma per quanto vigilasse, la buona vecchia non potè impedire che per opera di Cicusai non si facesse un giorno sdrucciolare dentro un vaso di fiori finti una lettera che Comaz aveva bagnata delle sue lacrime, non senza in essa ripetere un centinajo di volte «Vi amo, vi amo.» Per un momento rimasto solo, Sachicci la prese in mano, e senz’altro pensiero, tutto in preda