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88 | uomini e paraventi. |
riferiti dal mio sostituto: e però d’allora in poi, per un centinajo di giorni, non ho più messo piede fuori della soglia.»
Mentre Sachicci ancora parlava, gl’inseparabili suoi compagni esclamarono a un tratto: «Che affare è questo? Curioso davvero! Con un tempo così bello si sente tonare.»
Ofana sorrise nel vedere quei due che, buffoneggiando, si tappavan gli orecchi; ed aggiunse: «Se quel nuvolone viene innanzi, questa notte davvero vuol fare fracasso. Non si può sapere quel che sarà, ma gl’indizi non sono belli.»
Con questo porgeva la tazza a Cicusai, che, recandosela in mano e continuando a guardare curiosamente da tutte le parti, riprese: «Là in fondo al rialto del pavi-